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sabato 15 giugno 2013

1a Caccia al tesoro fotografica

Avevo 9 anni quando ho ricevuto la mia prima macchina fotografica, lo ricordo chiaramente perche' era un regalo della comunione, un regalo di cugini di terzo (forse quarto...b ho!) grado, di quelli con cui a stento ci si riconosce per strada, eppure un oggetto per cui da subito ho provato una forte curiostia' ed attrazione e che ha dato il via a quella che in eta' adulta si e' trasformata nella mia piu' grande passione... mah... le stranezze della vita :)
Quella prima scatolina nera era una Olympus ed era la prima macchina con scorrimento della pellicola elettronico con cui entravo in contatto... quel rumore era del tutto nuovo e sostituiva il rumore plasticoso della ruota dentata della macchina di famiglia. Purtroppo dopo pochi mesi si ruppe un piccolo dentino di plastica nello sportellino di chiusura del vano batterie per cui le batterie non facevano contatto, il costo della riparazione era piuttosto elevato e il fotografo a cui ci eravamo affidati  ci consiglio' di cercare un modo alternativo per tenere chiuso lo sportellino... un bel giro di nastro e via! :) Lo scotch ovviamente  non resisteva un granche' cosi  presto passai al nastro nero da elettricista... quando pero' le pile si esaurivano il nastro doveva  essere cambiato e tutta la macchina dava la stessa sensazione tattile di una di quelle schifose manine appiccicose che si trovavano nelle patatine anni e anni fa ...

 In occasione della nostra ultima vacanza in Provenza abbiamo organizzato, su spunto di Mammagiramondo, una caccia al tesoro fotografica per la nostra piccola, per invogliarla a guardarsi attorno e imparare ad osservare giocando.
Nota : le foto che seguono sono le sue, lo dico per il diritto d'autore ... dovesse mai diventare la nuova McCurry :)  


Per realizzare gli scatti della caccia abbiamo chiesto in prestito al nonno la sua vecchia compatta digitale e indovinate un po' ?? La macchinetta in questione ha esattamente lo stesso problema che aveva la mia : lo sportellino delle pile non si chiude bene e non permette alle pile di fare contatto correttamente ... questo si rivelera' solo una buffa coincidenza, lo so, ma a me piace pensare  che possa essere anche per la mia piccola l'inizio di una passione anche perche' diciamocelo, il talento lo ha! :)
Per ricevere la qualifica di fotoreporter la Ciupi ha dovuto fotografare : 
3 fiori diversi
2 animali
il mare
una chiesa
una barca
un albero
tre sassi
Il premio per la caccia al tesoro, oltre ad un attestato personalizzato, è stato un librone bellissimo di MAPPE per bambini ( e non solo, lo confesso!)... ma ne parleremo un'altra volta ... perchè merita un discorso a sè.
La piccola fotografa si è fatta prendere la mano ed è andata oltre la ricerca degli elementi della caccia al tersoro immortalamdo la provenza dal suo punto di vista... mi preoccupa un pò lo scatto alla banconota/cartolina da 500 euro... del resto... è rosa!
Nello scatto qui sopra a destra un suo disegno di quello che ha visto in Francia


martedì 7 maggio 2013

Provenza - St.Tropez - Nizza

 Terzo giorno... il sole non vuole uscire!
 Presi dalla sconforto ci dirigiamo a St. Tropez e a meta' strada troviamo sulla destra un cortile di un'atelier un'esposizione di simpatici animali costruiti con avanzi di metallo di ogni genere.



Girovaghiamo per vicoli della cittadina modaliola sperando di trovare un mercatino ma dopo una sosta per una baguette farcita la pioggia si fa pressante e decidiamo a malincuore di dirigerci verso il centro commerciale... roba tristissima se non fosse che nel centro c'e' Maison du Monde :)
Approfitto per acquistare qualche copricuscino, un porta foto e le tovagliette vintage :)  ... gia' che ci siamo rendiamo utile e piacevole questo pomeriggio shopping no?! Nel frattempo Gaia fa amicizia con una bambina francese: la capacita' di comunicazione dei bimbi e' fenomenale!Giocano per un'oretta e tutto quello che capiscono dei dialoghi e' "d'accord"

 Il negozio accanto e' una specie di libreria/negozio musica in cui e' presente un'enorme area bricolage con ogni tipo di meraviglia e in cui si tengono dimostrazioni, corsi etc... inutile dire che se non mi avessero spinto fuori sarei ancora li a scegliere tessere di mosaico, scatolette e adesivi di ogni forma e tipo :)
Il rientro a casa ci riserva sorpresa : esce uno spiraglio di sole e un bellissimo arcobaleno appare proprio davanti al giardino...

L'ultimo giorno ci arrendiamo e torniamo verso casa con una breve tappa a Cagnes sur mer per il pranzo e a Nizza per visitare il museo di arte moderna.

mercoledì 1 maggio 2013

Provenza - Port Grimaud - Grimaud e la plage...

Il cielo e' sempre piu' nero e anche per il secondo giorno rinunciamo alla gita in biciletta alle Porquerolles ma decidiamo di restare comunque sul mare. Ci dirigiamo verso Port Grimaud, nella baia di St tropez, una piccola Venezia costruita negli anni 60 dalla bonifica di una zona paludosa.

Passeggiamo per un po' tra le viuzze costeggiate dalle piccole casette colorate e facciamo il tour dei canali in barca. Noi scegliamo un tour guidato della durata di 20 minuti su una barca coperta piu' economico ma e' possibile noleggiare piccole imbarcazioni elettriche da 4 posti a circa 25 euro. (noleggio per 30 minuti)
Qualche goccia di pioggia scombina il nostro piano di pranzo al sacco in spiaggia cosi saliamo a Grimaud, parte alta delal cittadina. Gironzoliamo per viuzze sino alle rovine del Castello e poi facciamo una puntatina al Vecchio Mulino a vento Saint-Roch.
 
Sulla strada di casa la mancanza del caffe' si fa sentire e per recuperre un po' di lucidita' ci fermiamo in spiaggia dove la nanetta puccia i piedini in acqua e non solo!
 

martedì 30 aprile 2013

Provenza - Gole del Verdon e Moustier St Marie

 
Aprile, tempo di ponti e gite fuori porta, delle prime giornate in spiaggia e dei picnic, quando i giacconi pesanti tornano negli armadi e spuntano i maglioncini di cotone e le prime scarpe aperte.. tutto questo nella normalita' ma in questo luuuungo periodo da "foresta pluviale" di normale c'e' poco.. c'e' solo la pioggia.. piu' intensa, piu' lieve accompagnata da temporali ma comunque sempre pioggia! Ma possiamo noi farci scoraggiare?? Naaa... Scelgiamo il sud della Francia, dove le guide  indicano ci sia il sole per ben 300 giorni l'anno.. ecco... siamo nei restanti 65 :-) Abbiamo preso in affitto da un collega una deliziosa casa a Roquebrune, nell'entroterra di St Rapahel all'interno di un villaggio circondato da un campo da golf (... trovare le palline "fuori rotta" in giardino e' piuttosto probabile!) e approfittando della vicinanza con Genova siamo partiti nel tardo pomeriggio del 24. 
Dopo un primo tratto che attraversa cittadine e zone commerciali ci addentriamo nella natura provenzale in direzione delle Gole del Verdon.  


Ad ogni curva il paesaggio appare completamente diverso, un misto tra roccia giallo ocra, macchia mediterranea, altopiani e punte rocciose. Sullo sfondo appaiono ogni tanto piccoli paesini medioevali che sembrano fuori dal tempo. Poi, quasi all'improvviso, a lato della strada inizia un piccolo muretto che la delimita, la montagna e' di fianco a noi alta ma non si capisce dove sia la base, ci accostiamo, scendiamo dall'auto e ci ritroviamo davanti al vuoto di cui scopro di aver un certo timore...laggiu', centinaia di metri piu' in sotto, scorre un serpente verde acqua di cui a stento ci arriva il rumore, un serpente che si e' fatto strada, ha scavato la roccia sino a creare questo spettacolo della natura a cui ci troviamo difronte.
Mangiamo baguette farcite all'aperto e poi riprendiamo il viaggio costeggiando le gole da est ad ovest, fermandoci spesso per ammirare nuovi scorci panoramici.
Attraversiamo il ponte famoso per il bunging jumping, costeggiamo il lago Saint Croix e saliamo sino a Moustier St.Marie classificato tra i villaggi piu' caratteristici della Francia.



La cittadina, divisa in due quatieri dal torrente Adou, e' celebre per la sua maiolica e per la sua stella a cinque punte appesa alle alte rocce che la sovrastano con una catena d'argento di 227 metri.

Secondo la leggenda, si tratta di un ex-voto qui collocato per volere del Duca di Blacas che, fatto prigioniero dai saraceni durante le crociate, fece voto di Notre-Dame-de-Beauvoir se fosse riuscito un giorno a tornare a casa.

A ti ped Viege mario                    Ai tuoi piedi,Vergine Maria
Ma cadeno penjarai                     Appendero la mia catena
Se jamai                                          Se mai tornero
Tourne maï
A Moustiers dins ma patrio        A Moustiers nella mia patria.


Al suo ritorno, tenne fede al giuramento. La catena originale sarebbe stata tutta in argento e la stella portava sedici raggi come l'emblema dei Blacas venne tolta nel 1793 durante la rivoluzione e poi ricollocata durante la restaurazione. La catena e la stella caddero più volte a terra ed ogni volta vennero sostituite. Quelle che si vedono oggi sono del 1957 e vennero riparate nel 1995 dopo una rottura.